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Pubblicato il 13/11/2023

Il Convegno “Ri-Dare valore all’età” di Figline Valdarno

Il Convegno “Ri-Dare valore all’età” – tenutosi lo scorso venerdì a Figline Valdarno – si è sviluppato mettendo in luce la necessità di favorire una vita dignitosa economicamente, valoriale e inclusiva a fronte di una sempre maggiore numero di over 65, soprattutto donne, anche nel territorio del Valdarno , come risulta dai dati presentati.

E’ necessario avere attenzione e garantire la sicurezza soprattutto contro la violenza e le truffe e la sanità con la certezza delle cure in tempi brevi per affrontare gli anni che passano in buona salute sia fisica, non trascurando la prevenzione, sia psichica valorizzando le proprie competenze e trovando nella comunità varie possibilità di inclusione per combattere la solitudine che purtroppo nelle persone non più giovani è molto sentita.

E’ stato affrontata da parte della Segretaria Regionale Beatrice Stanzani, Segretaria Regionale UIL FPL Toscana AV Centro con delega al Terzo settore e Sanità privata, la condizione degli anziani nelle RSA , di come sono cambiati i requisiti di accesso, da utenti autosufficienti a non autosufficienti, a strutture che erogano servizi di cure intermedie. La pandemia inoltre ha aggravato la solitudine degli ospiti e le operatrici/gli operatori socio sanitari, nonostante la loro disponibilità e competenza, non sempre riescono a fornire quella relazione umana tanto necessaria per permettere una vita ancora degna di essere vissuta.

Il sindacato a gran voce sollecita su tutti i tavoli la necessità di dare più tempo ai lavoratori da dedicare all’assistenza giornaliera degli ospiti delle strutture RSA. Infatti 2 ore e 23 minuti sulle 24 ore sono veramente poche per garantire un servizio di qualità che includa una sufficiente relazione umana.
L’età è una condizione, la qualità della vita è una conquista che non ci possiamo permettere di perdere mai.

Piero Rubbioli, Coordinatore UIL Pensionati Città Metropolitana di Firenze, ha tirato le conclusioni del convegno, ponendo l’attenzione su tre punti: il diritto all’autonomia economica dei pensionati, il diritto ad una sanità e ad un sistema socio-sanitario sempre più vicino ai bisogni degli anziani, il diritto a mantenere una vita attiva, indipendente e utile alla società.

Rubbioli spiega che “tra i 65 ei 79 anni abbiamo migliaia di anziani attivi, sani, progettuali con una nuova e sana potenzialità con le loro pensioni, con un alto livello di istruzione, in molta parte capaci anche di utilizzare le nuove tecnologie. È necessario che tutti insieme ci impegniamo affinché questo potenziale venga valorizzato, per una miglior qualità della vita di tutti. Per questo noi della UILP chiediamo da tempo di valutare la possibilità di istituire il servizio civile per gli anziani”.